1/07/2009

AMBIENTE – INTERESSANTI SENTENZE DALLA CORTE DI CASSAZIONE

Per informazioni rivolgersi a: Tecn. Amb. Mauro Pedrazzoli (mauropedrazzoli@atseco.it)

Reggio Emilia, 29 Luglio 2009

Rifiuti

La Corte di Cassazione con sentenza n° 22468 del 29 Maggio 2009 ha sancito che il rifiuto (fanghi e limi), originatosi dal lavaggio per la separazione commerciale del materiale estratto, rimane in deroga ai sensi dell’articolo 185 del Testo Unico Ambientale, se non esula dal normale ciclo estrattivo autorizzato.

La Corte di Cassazione con sentenza n° 27073 del 4 Luglio 2008 precisa che l’accertamento del mancato deposito per categorie omogenee di rifiuti di varia natura non consente la configurabilità dello stoccaggio come deposito temporaneo e pertanto ravvisa quella di deposito incontrollato, sanzionato dall’articolo 256 del Testo Unico Ambientale.

La Corte di Cassazione con sentenza n° 26953 del 2 Luglio 2008 precisa che le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 51 dell’ex Decreto Legislativo n° 22 del 5 Febbraio 1997 (il così detto “decreto Ronchi”) permangono nell’articolo 256 del Decreto Legislativo n° 152 del 3 Aprile 2006 (il così detto “Testo Unico Ambientale”).

Aria

La Corte di Cassazione con sentenza n° 25522 del 18 Giugno 2009 ha sancito che gli impianti di frantumazione dei materiali di cava rientrano nella previsione dell’articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica n° 203 del 24 Maggio 1988, oggi abrogato e sostituito dal Testo Unico Ambientale, per la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni in atmosfera.