1/11/2004

AMBIENTE – LAVANDERIE A SECCO E PULITINTOLAVANDERIE – IN ARRIVO I NUOVI OBBLIGHI PREVISTI DAL D.M. 44/04

Per informazioni rivolgersi a: dott. Luca Bonisoli (lucabonisoli@atseco.it)

Reggio Emilia, 22 novembre 2004

Prima del 12/03/2004 gli impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e pellami (escluse le pellicce) e pulitintolavanderie a ciclo chiuso” erano classificati “attività ad inquinamento poco significativo” e non necessitavano di alcuna autorizzazione per scaricare in atmosfera i vapori. Con l´entrata in vigore del DM 44/04, invece, tali attività sono state assoggettate a nuovi obblighi.

A questo proposito in data 08/11/2004 si è svolto un incontro tra la Provincia di Reggio Emilia e le associazioni di categoria in cui sono stati illustrati i contenuti di una Delibera in fase di pubblicazione, in cui vengono recepite le disposizioni dettate dalla Regione in applicazione al D.M. 44/04.

I nuovi obblighi introdotti per le lavanderie a secco a ciclo chiuso e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso comprendono, in sintesi:

  • Presentazione di una domanda di autorizzazione entro il 31/03/2005. Per tale domanda è stata predisposta un´apposita modulistica e, per non gravare eccessivamente le imprese, è stata elaborata una sorta di “procedura semplificata” ad hoc.

  • Comunicazione annuale dei consumi di solvente in relazione alla quantità di capi lavati. Da tale comunicazione si potrà verificare direttamente se l´impresa rispetta i limiti di emissione di solventi previsti dal D.M. 44/04.

  • Adeguamento delle macchine lavatrici agli appositi criteri regionali. Tutte le macchine lavatrici dovranno essere a ciclo chiuso, cioè dotate di un sistema di recupero ed abbattimento dei solventi.

Sebbene gli aspetti fondamentali del sistema siano già definiti, alcuni dettagli sono ancora oggetto di discussione, per questo motivo le associazioni di categoria stanno raccogliendo dati sul territorio per verificare la situazione attuale delle imprese nella Provincia di Reggio Emilia. Il quadro generale ricavato potrà essere utile alla Provincia per “bilanciare” il sistema ed eventualmente ridimensionare gli adempimenti ritenuti eccessivi.