1/03/2008

AMBIENTE – MODIFICHE AL TESTO UNICO AMBIENTALE::REFLUI ZOOTECNICI

 

Reggio Emilia, 5 Marzo 2008

 

Il Decreto Legislativo n° 4 del 16 Gennaio 2008 ha apportato alcune modifiche al Testo Unico Ambientale: alcune hanno consentito di eliminare alcune incongruenze con la normativa comunitaria, ma altre hanno rimesso in discussione realtà consolidate da tempo e non previste dalla bozza di decreto del Ministero.

La “novità” più sconcertante riguarda i reflui provenienti dagli allevamenti zootecnici: fin dall’entrata in vigore della Legge n° 319 del 1976, la così detta “Legge Merli”, tali acque di scarico venivano considerate assimilabili ai reflui domestici solamente se connesse all’esercizio del fondo, ossia il bestiame veniva nutrito con i prodotti del terreno che contribuiva a fertilizzare con il proprio liquame. Su questo argomento la giurisprudenza si è consolidata ampiamente nel corso degli anni. In tutti gli altri casi, in particolare per gli allevamenti intensivi di bestiame, e soprattutto qualora presenti dei deflussi di liquame in corpo idrico superficiale, con le relative conseguenze di autorizzazione, limiti da rispettare e sanzioni.

Con le modifiche introdotte è venuto a mancare la limitazione relativa ai liquami di allevamento e pertanto si potrebbe sostenere che adesso i liquami possono essere scaricati senza impianto di depurazione. Ciò va ovviamente contro ogni spirito della normativa ambientale ed avrebbe un grave impatto sui nostro corsi idrici. Ci viene in soccorso la tabella 6 inserita negli allegati alla Parte Terza, che sancisce la limitazione riferita al peso vivo di bestiame.

Si resta in attesa di chiarimenti da parte del Ministero, sperando che il legislatore provveda al più presto ad eliminare questo problema.

A tal proposito si può leggere l’interessante articolo del Dott. Gianfranco Amendola, magistrato, pubblicato sul sito www.dirittoambiente.com, dal quale si è tratto spunto per redigere questo articolo.

Per informazioni rivolgersi a: Tecn. Amb. Mauro Pedrazzoli (mauropedrazzoli@atseco.it)