1/07/2007
AMBIENTE – RIFORMA DEL TESTO UNICO AMBIENTALE: LE COMMISSIONI AMBIENTE DI CAMERA E SENATO ESPRIMONO PARERE FAVOREVOLE, MA PONGONO DELLE CONDIZIONI SULLE MODIFICHE ALLA PARTE III ED ALLA PARTE IV
Per informazioni rivolgersi a: Tecn. Amb. Mauro Pedrazzoli (mauropedrazzoli@atseco.it)
Reggio Emilia, 31 Luglio 2007
La Commissione Ambiente del Senato competente lo scorso 27 Giugno ha espresso parere favorevole con riserva, sullo schema di decreto per le ulteriori modifiche al Testo Unico Ambientale, presentato dal Governo il 17 Maggio dopo l´intesa raggiunta a fine Marzo in Conferenza unificata. Le condizioni poste dalla Commissione concernano l´approvazione di importanti modifiche allo schema e relative alla materie prime secondarie, alla bonifica dei siti, alle terre e rocce da scavo ed ai consorzi di filiera.
Per quanto concerne le materie prime secondarie, la Commissione propone che a seguito delle modifiche che saranno apportate all´articolo 181 dopo l´approvazione di quanto previsto nello schema di decreto, venga introdotta una disciplina specifica relativa alle materie, sostanze e prodotti secondari provenienti dal recupero dei rifiuti. La prima conseguenza sarà la cancellazione della definizione relativa alle materie prime secondarie ed ai prodotti recuperati dall´articolo 183, nonchè la pubblicazione di un decreto ministeriale che stabilisca i requisiti che dovranno avere le materie, sostanze e prodotti secondari e sostituisca il Decreto Ministeriale 5 Febbraio 1998.
In relazione alle terre e rocce da scavo, la Commissione ha richiesto che venga previsto all´interno dell´articolo 186 riformulato, la disciplina dei sottoprodotti a condizione che:
- si tratti di sostanze, materie e materiali originati da un processo di estrazione e fabbricazione non destinato principalmente a produrli,
- il produttore non intende disfarsene,
- non rientrano nella definizione di rifiuto allorchè destinati ad un processo di produzione o di utilizzazione successivo, a condizioni favorevoli per il produttore e nel rispetto di determinati criteri (impiego certo, requisiti merceologici e di qualità ambientali, assenza di trattamenti preventivi o trasformazioni preliminari, con valore di mercato).
Per quanto concerne la bonifica dei siti contaminati, la Commissione richiede che venga prevista immediatamente la modifica del Testo Unico Ambientale per coordinare tale del Titolo V della Parte IV con la Parte VI concernente il danno ambientale.
La Commissione Ambiente della Camera competente lo scorso 27 Giugno ha espresso anch´essa parere favorevole con riserva, sullo schema di decreto per le ulteriori modifiche al Testo Unico Ambientale. Le condizioni poste riguardano l´approvazione di modifiche allo schema e relative alle definizioni, alla bonifica dei siti, alle terre e rocce da scavo ed ai consorzi di filiera.
In relazione alle definizioni di cui all´articolo 183, la Commissione richiede che vengano definiti i criteri per la riclassificazione di alcuni rifiuti in materie, sostanze o prodotti secondari (non con riferimento alla provenienza ma bensì alle caratteristiche) diverse da quelle delle materie prime secondarie, ma tuttavia idonee ad assoggettarle al regime dei prodotti e non dei rifiuti. Inoltre richiede che venga inserita un´apposita definizione per i “sottoprodotti” e che nella definizione di deposito temporaneo si tenga conto che la Direttiva 1999/31/CE qualifica come discarica il deposito che eccede il termine di un anno.
Per quanto concerne le terre e rocce da scavo, la Commissione sottolineando l´esistenza di una procedura di infrazione cui l´Italia è sottoposta da parte dell´Unione Europea, richiede che non si disponga un´esclusione automatica dal regime dei rifiuti, ma si preveda comunque una necessaria e specifica valutazione.
In relazione alla bonifica dei siti contaminati, la Commissione sottolinea che l´obiettivo prioritario della riforma deve essere il coordinamento con la disciplina sul danno ambientale (Parte VI) e con quella della tutela delle acque (Parte III), che tenga anche conto della futura direttiva europea sulla protezione dei suoli.