In coerenza con i nostri valori aziendali, abbiamo scelto di offrire ai nostri Clienti le certificazioni di sistemi di gestione maggiormente focalizzate sui temi dell’efficenza, del controllo dei processi e della sostenibilità sociale dell’impresa.
Siamo in grado di prenderci carico dell’intero iter – dallo sviluppo, all’implementazione e mantenimento – consentendo ai nostri Clienti di avere importanti risparmi economici e di concentrare le risorse interne sulle attività del proprio core business.

Il nostro servizio coinvolge le imprese clienti al conseguimento delle seguenti certificazioni: ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (ambiente), ISO 45001 (sicurezza), ISO 37001 (anti-corruzione), SA 8000 (responsabilità sociale), UNI/PdR 125 (parità di genere), ISO 13485 (dispositivi medici), ISO 22000 (alimentare), ISO 3834 (saldatura), UNI 1090 (saldatura strutturale) IATF 16949 (automotive) e ulteriori standard internazionali o di prodotto (marcatura CE, DoP, …) secondo le normative tecniche di riferimento.

ISO 9001

ISO 9001 pone il proprio focus sulla soddisfazione del cliente sia in termini di acquisto di prodotto sia di servizio di cui si intende beneficiare. La norma approfondisce i temi dalla Direzione ai dipendenti, dal cliente ai fornitori, mette in risalto gli elementi fondanti dell’operatività (pianificazione, commerciale, progettazione, approvvigionamento, produzione e erogazione del servizio) in funzione delle risorse a supporto (competenze, infrastrutture, macchinari, strumenti, impianti, …), indicando metodologie di buone prassi per gestire imprevisti, reclami, e non conformità al fine di eliminare le cause degli errori, onde evitare il ripetersene.

ISO 14001

ISO 14001 è la certificazione di natura ambientale. Richiede una approfondita analisi iniziale di valutazione degli aspetti ambientali e relativi impatti. La certificazione è una garanzia di conoscenza e indica soluzioni per la gestione degli adempimenti normativi e prevede ulteriori principi per la contaminazione positiva verso tutte le parti interessate (dipendenti, clienti, fornitori, pubblica amministrazione, vicini, …) delle buone prassi ambientali, sia all’interno che all’esterno dei processi aziendali. La certificazione può essere limitata a singoli siti produttivi (della sede legale o di stabilimenti secondari), questo a differenza delle ISO 9001 che sono legate totalmente alle attività svolte dall’organizzazione come descritto in senso completo nella ragione sociale aziendale.

ISO 45001

ISO 45001 (ex BS OHSAS 18001) è lo standard di riferimento da marzo 2018 per la salute e la sicurezza del lavoratore. Richiede una approfondita analisi iniziale di valutazione degli aspetti di sicurezza e salute del lavoratore in riferimento alla normativa vigente. In Italia la attenta normazione è già primo livello ostativo alla certificazione in caso di non completo adempimento ai requisiti del testo unico della sicurezza: sia in termini di organizzazione; di infrastrutture, macchinari e impianti; di nomine del personale e formazione. La certificazione è una garanzia di conoscenza e indica soluzioni per la gestione degli adempimenti normativi e prevede ulteriori principi per il miglioramento continuo delle prestazioni del sistema di gestione. La certificazione non può essere limitata a singoli siti produttivi (della sede legale o di stabilimenti secondari), come può avvenire per la ISO 14001, e coerentemente alla ISO 9001 si deve legare totalmente alle attività svolte dall’organizzazione come descritto in senso completo nella ragione sociale aziendale.

ISO 37001

ISO 37001 è lo standard internazionale di riferimento per contrastare la corruzione. Gli intenti sono quelli di favorire una cultura della trasparenza e dell’integrità e lo sviluppo di misure efficaci per prevenire ed affrontare fenomeni corruttivi, al fine di aumentare fiducia e trasparenza sul mercato. Gli effetti negativi della corruzione danneggiano anche le istituzioni e i cittadini e vanno arginati non solo a livello legislativo per poter divenire un gestore affidabile per la pubblica amministrazione (e non solo).

Un Sistema di Gestione Anticorruzione può anche integrarsi con gli altri sistemi di gestione presenti in azienda come la qualità, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro. Per quanto riguarda le aziende italiane, il Sistema di Gestione ISO 37001 può far parte del Modello organizzativo adottato in accordo ai sensi del D.Lgs 231.

Un Sistema di Gestione Anticorruzione è costruito con un approccio basato sul rischio: esso, infatti, è preventivo, deve cioè evitare il più possibile che un caso di corruzione si possa verificare.

SA 8000

SA 8000 è lo standard di riferimento della responsabilità sociale. E’ altresì nota come certificazione etica e fonda i principi nei valori del rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento minorile e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Tale norma internazionale ha lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale mediante uno standard verificabile dagli enti di certificazione. Non aderisce alla struttura “formale” delle norme ISO e per questa sua peculiarità richiede attenzione e partecipazioni sostanziali da parte della Direzione, del top management, dei Dipendenti, dei Fornitori, dei Fornitori dei fornitori (subfornitori) e non ultimi, i Clienti. La norma richiede: interviste casuali direttamente coi dipendenti impossibili da rintracciare per il top management; applicazione dei principi ai fornitori dell’organizzazione che potrebbe quindi non conseguire la certificazione; sono possibili audit da parte dell’ente di certificazione a sorpresa, questo a totale differenza di quanto avviene per le certificazioni della serie ISO.

UNI/PdR 125

La norma UNI/PdR 125:2022 è uno standard nazionale che ha l’obiettivo di fornire linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.
La prassi di riferimento, emessa dall’ente italiano di normazione UNI, prevede che i principi di parità di genere e rispetto delle diversità siano integrati negli obiettivi aziendali, a sostegno della transizione verso una realtà lavorativa più sostenibile a livello sociale attraverso il rilascio di una certificazione.
La certificazione, ai sensi della UNI/PdR 125:2022, può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico o privato.
Per attuare un vero cambiamento all’interno di ogni organizzazione la prassi prevede, tra i vari requisiti, la definizione e la misurazione di specifici obiettivi e KPI inerenti le politiche di parità di genere. L’obiettivo è quello di garantire il conseguimento e il mantenimento di un ambiente lavorativo più inclusivo e meno discriminatorio, attraverso l’implementazione di un sistema di gestione da sottoporre anche ad eventuale percorso di certificazione.

All’interno della norma sono state individuate 6 aree di indicatori, attinenti ai differenti KPI, che misurano il livello di maturità raggiunto dalle organizzazioni in materia di inclusione:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processo HR
  • Opportunità di crescita in aziende neutrali per genere
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

La linea guida UNI/PdR 125:2022 richiama la UNI ISO 30415:2021 “Gestione delle risorse umane: Diversità e inclusione”.

ISO 13485

ISO 13485 è lo standard di riferimento per un sistema di gestione di una organizzazione che opera in ambito dei dispositivi medici. Il settore medicale prevede ulteriori attività specie per i dispositivi medici che necessitino di sterilizzazione, tale schema di certificazione è di fatto un miglioria e una peculiarità in tal senso del sistema di gestione per la qualità ISO 9001. I due schemi ISO 9001 e ISO 13485 sono quasi paralleli, ma i requisiti normativi della ISO 13485 sono più aderenti alle attenzioni del settore medicale e prescrivono quindi maggiori requisiti.

ISO 22000

ISO 22000 è una delle certificazioni di natura alimentare. Si concentra sulle componenti igienico-sanitarie e tralascia gli aspetti organolettici e nutrizionali degli alimenti. E’ una certificazione che si può declinare a diverse tipologie operanti nel settore food, quindi non limitandosi ai produttori degli alimenti. A titolo esemplificativo e non esaustivo anche aziende nel settore alimentare di packaging o di trasporto possono conseguire tale certificazione.

ISO 3834 e UNI 1090

ISO 3834 e UNI 1090 sono due standard in merito alle organizzazioni che svolgano attività di saldatura. La ISO 3834 è una norma che si allinea ai sistemi di gestione della qualità (ISO 9001) ma affina i passaggi legati alle attività di saldatura: dal riesame tecnico dell’offerta, alla formazione dei saldatori e del coordinatore della saldatura; dall’esecuzione dei parametri di saldatura (WPS), al controllo dei giunti saldati e dei macchinari di saldatura. Tutto il processo viene armonizzato nel sistema di gestione aziendale. La UNI 1090 è una certificazione del processo di saldatura in merito alle prestazioni delle saldature, in particolare si declina ulteriormente in due parti: saldatura metalliche in acciaio o in alluminio. E’ una norma tecnica che definisce parametri e metodologie in maniera rigorosa e misurabile.

IATF 16949

IATF 16949 è lo standard di riferimento del settore automotive ed è una certificazione di sistema qualità di livello superiore per requisiti e metodologie da applicare da parte dell’organizzazione. Anche l’autonomia dell’organizzazione deve essere completa e la figura del consulente è legittimata nel percorso di implementazione e formazione ma tale figura non è concessa durante gli audit di certificazione. Qualora l’organizzazione lavori su più turni, tutti i punti norma devono trovare applicazione indipendentemente dal personale operante, rendendo il sistema performante ad ogni livello anche a fronte di eventuali imprevisti contingenti. Le metodologie per affrontare i controlli e risolvere le problematiche sono espressamente richieste dalla normativa e lasciano poca libertà discrezionale all’organizzazione che intende conseguire tale certificazione.

MARCATURE CE

Esistono normative tecniche peculiari per tipologia di prodotto che possono prevedere la marcatura CE ed eventualmente la Dichiarazione di Prestazione (DoP). Un’attenta analisi iniziale permette di individuare gli schemi di riferimento per poi procedere alla attività necessaria. Essa può prevedere dalla implementazione di un fascicolo tecnico fino alla registrazione presso elenchi ministeriali. Il fascicolo tecnico deve consentire di dimostrare la conformità della macchina ai pertinenti requisiti Essenziali di Sicurezza e di tutela della Salute (RESS) e deve consentire agli organi di controllo preposti la sorveglianza del mercato per gli aspetti che non possono essere verificati mediante ispezioni visive. Il fascicolo tecnico può constare di diversi documenti quali: descrizioni e disegni, norme tecniche, analisi e valutazione dei rischi, relazioni di prova, dichiarazioni CE di conformità, istruzioni di uso e manutenzione.

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Responsabile Certificazioni:
Paolo Corradini

paolocorradini@atseco.it

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