1/06/2007
ENERGIA – L'EUROPA CHIEDE ALL'ITALIA DI DIMINUIRE LE EMISSIONI DI CO2
Per informazioni rivolgersi a: Ing. Mirco Siciliano (mircosiciliano@atseco.it)
Reggio Emilia, 29 Giugno 2007
L´Italia è il terzo paese dell´Europa a 25 produttore di gas serra dopo Germania e Inghilterra. Ma, mentre questi due paesi, stanno da tempo riducendo le proprie emissioni, l´Italia va in direzione opposta.
La Germania diminuisce dal 1990 è arrivata a 17,50%, rispetto all´obiettivo del 21%, mentre l´Inghilterra ha già raggiunto e superato l´obiettivo del 1990: 14,1%.
In Italia anzichè diminuire, come previsto dagli obiettivi di riduzione del Protocollo di Kyoto, le emissioni di gas serra in Italia continuano ad aumentare. In particolare dal 1990 al 2004 si registra un +12,3% invece del 6,5% previsto.
A fronte di ció, la Commissione Europea ha accolto il piano nazionale dell´Italia per l´assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (CO2) relative al periodo 20082012 a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto.
La Commissione europea chiede al nostro Paese di diminuire il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate (il 6,3% in meno di quanto proposto dall´Italia).
I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di CO2 che possono essere emessi dagli impianti e specificano il numero di quote di emissione di CO2 spettanti a ciascun impianto. Il sistema di scambio delle quote di emissione garantisce una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale.
La riduzione degli scambi di emissioni consentiti, obbligherà il sistema produttivo italiano a reperire sulla Borsa delle emissioni, il sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS), le quote necessarie per rispettare i vincoli. Tutto ció significa un esborso economico per le industrie pari a circa 300 milioni di euro, una tonnellata di CO2 vale infatti sul mercato europeo circa 20 euro.