27/04/2020
NEWS N° 474 APRILE 2020 – AUDIT STANDAR GFSI AI TEMPI DEL COVID-19
Per informazioni rivolgersi a: Dott. Paolo Corradini (paolocorradini@atseco.it)
Reggio Emilia, 27 aprile 2020
La prima cosa che verrebbe da dire è se, in un momento così difficile dovuto all’epidemia da Covid-19, si debba preoccuparsi degli audit di certificazione per gli standard alimentari riconosciuti da GFSI (Global Food Safety Initiative). E qui vengono sicuramente fuori tutti i limiti culturali nei confronti della sicurezza, tutela e certificazione alimentare.
Spesso ci si dimentica che una certificazione aziendale non è, o non dovrebbe essere, solamente un attestato da appendere e sfoggiare negli uffici direzionali e sui siti internet. Non è neppure una chiave commerciale che da sola può aprire le porte dei mercati. Una certificazione è l’attestazione che vi sia una conformità a norme e regolamenti.
In questo contesto GFSI, lavora da sempre per assicurare garanzie per la sicurezza e tutela dei consumatori. Soprattutto nello stato odierno di pandemia da Covid-19 dove la definizione di regolamenti affrettati per l’effettuazione di audit di rinnovo o certificazione non riuscirebbe a tutelare gli interessi dei consumatori. E non solo.
È proprio quando c’è un focus di emergenza che si deve prestare più attenzione. Ed il rispetto dei requisiti dovuto allo stato odierno, potrebbe anche facilmente innescare dei focolai, tossinfezioni e frodi su larga scala. Alcune involontarie, altre dovute all’attività illecite di talune organizzazioni.
Gli audit di verifica di terza parte delle norme e standard riconosciute da GFSI, si compongono di una parte documentale e di una verifica su campo. Anche se talune norme riconoscono negli stati di emergenza verifiche a distanza questo non è attuabile per queste norme e standard alimentari sulle verifiche di certificazione, rinnovo e sorveglianza. Lo stato attuale dovuto al Covid-19 quindi, non permetterebbe la possibilità di effettuare le verifiche su campo. Non considerando efficaci a garanzia dei consumatori le sole verifiche a distanza per il rilascio e rinnovo delle certificazioni.
Le posizioni GFSI rispetto al Covid-19 ed agli audit
Nel corso delle ultime settimane sono state rilasciate da GFSI molteplici dichiarazioni sottoposte a revisione continua monitorando la situazione in evoluzione. Il documento dinamico denominato Coronavirus Position è la linea che devono seguire gli organismi di certificazione nei confronti degli audit di valutazione e certificati per garantire i requisiti richiesti da GFSI.
Ovviamente i comportamenti dei vari marchi privati non sono omogenei. Di seguito i provvedimenti intrapresi dai vari standard riconosciuti da GFSI inerenti ai processi di certificazione, effettuazione degli audit di verifica e per la validità dei certificati:
- Lo standard IFS, che già aveva dovuto rimandare la revisione dello standard Food versione 7 per ulteriori valutazioni, pubblica le informazioni e direttive a questa pagina;
- Lo standard BRCS pubblica la giuda per i siti visionabile qui;
- La norma FSSC 22000 rende nota la sua posizione qui;
- Lo standard SQF pubblica una serie di informazioni utili qui:
- Lo standard Global Gap è consultabile qui;
Sicuramente ci saranno delle facilitazioni che riguarderanno le catene di fornitura che sono legate contrattualmente al mantenimento dei requisiti delle certificazioni riconosciute da GFSI visto l’impossibilità di effettuare Audit per via del Covid-19. E potranno essere effettuare richieste specifiche di evidenze da parte delle varie figure a scadenza dei certificati.
Gli organismi di certificazione comunicheranno ai loro clienti le disposizioni ufficiali e le strade tra intraprendere. Le organizzazioni certificate invece avranno già ricevuto le informazioni necessarie per l’effettuazione di azioni, come le valutazioni da remoti, direttamente dai portali di proprietà degli standard.
Queste valutazioni non sostituiranno gli audit alimentari di certificazione ad una norma o standard GFSI, ma potranno comunicate ed attestare l’impegno dell’organizzazioni ed il mantenimento dei requisiti anche durante l’emergenza del Covid-19.