1/04/2004

SICUREZZA – AGENTI CHIMICI: OBBLIGATORIE LE ANALISI CHIMICHE IN AMBIENTE DI LAVORO

Per informazioni rivolgersi a: ing. Claudia Aldini (claudiaaldini@atseco.it)

Reggio Emilia, 13 aprile 2004

Con il D.M. 26/2/2004 sono stati definiti dal Ministero del Lavoro i limiti di esposizione professionale per vari agenti chimici che i datori di lavoro dovranno impegnarsi a rispettare, i nuovi limiti sostituiscono quelli indicati nell´allegato VIII­ter del Dlgs 626/1994 sulla sicurezza dei lavoratori.

Le conseguenze pratiche sono particolarmente rilevanti in quanto nel caso in cui siano presenti in azienda preparati contenenti le sostanze elencate, diviene obbligatorio analizzare periodicamente l´aria dell´ambiente di lavoro per verificare che i valori limite fissati dal decreto non vengano superati.

Tra le sostanze per le quali sarà necessario effettuare le analisi sono compresi: acetone, cloroformio, piombo, dicloro e tricloroetano, fosgene, butanone, xilene, diclorobenzene, glicole etilenico, acido fluoridrico, acido cloridrico, ammoniaca e molti altri, consultabili in un´apposita tabella: (cliccare qui per scaricare la prima parte della tabella) (cliccare qui per scaricare la seconda parte della tabella).

Vogliamo sottolineare che tali sostanze sono presenti in moltissimi prodotti di largo utilizzo come vernici, solventi, colle, sgrassanti, detergenti, ecc. pertanto le aziende dovranno analizzare attentamente la propria posizione.

Per verificare la sussistenza del nuovo obbligo le aziende dovranno quindi consultare le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati nel proprio ciclo produttivo e nel caso in cui fossero presenti le sostanze elencate nel decreto dovranno, nell´ambito della valutazione dei rischi, effettuare analisi della qualità dell´aria in ambiente di lavoro per escludere il superamento dei limiti e riportare poi i risultati sul documento di valutazione dei rischi.

Le sanzioni applicabili sono le stesse previste dal D.Lgs 626/94 per la mancata valutazione dei rischi e cioè l´arresto da tre a sei mesi o l´ammenda da 1500 a 4000 euro.