23/10/2009

SICUREZZA – INFLUENZA A H1N1

Per informazioni rivolgersi a: Curzio Bonini (curziobonini@atseco.it)

Reggio Emilia, 15 Ottobre 2009

 

L’influenza A H1N1 è un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio di derivazione suina. Il virus ha cominciato a circolare nella primavera del 2009 da focolai registrati in Messico e negli Stati Uniti, diffondendosi rapidamente e generando una vera e propria pandemia influenzale.

Sintomi

I sintomi dell’Influenza A H1N1 sono simili a quelli dell’influenza stagionale e possono consistere in: stati febbrili, tosse, mal di gola, raffreddore, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi, vomito, diarrea.

Allo stesso modo dell’influenza stagionale, la nuova influenza può presentarsi in forma da lieve a grave. Nelle forme gravi possono insorgere complicazioni come polmoniti ed insufficienza respiratoria e un peggioramento delle patologie croniche pre-esistenti. Si possono verificare casi di decesso, come accade per le infezioni da virus influenzali stagionali.

La maggioranza delle persone infettate dal virus A H1N1 ha manifestato sintomi lievi ed ha recuperato pienamente in una settimana, anche in assenza di cure farmacologiche e mediche.

Modalità di trasmissione

Come per l’influenza stagionale, la trasmissione da persona a persona si può verificare:

       per via diretta attraverso gocce di saliva provocate da starnuti o colpi di tosse di persone infette;

       per via indiretta attraverso le mani che entrano a contatto con oggetti e superfici contaminate da secrezioni di persone infette (fazzoletti usati, piani di tavoli, maniglie, cornetta del telefono, ecc) e successivamente portando le mani non lavate agli occhi, al naso o alla bocca.

Le persone con influenza sono contagiose da un giorno prima dell’inizio dei sintomi fino a sette giorni dall’inizio di questi. I bambini possono rimanere contagiosi più a lungo (circa 10 giorni).

Raccomandazioni

E’ possibile diminuire il rischio di infezione per se stessi e per gli altri adottando una serie di semplici comportamenti come:

       lavarsi accuratamente le mani più volte al giorno con acqua e sapone, in particolare dopo aver tossito, starnutito ed essersi soffiati il naso;

       tossire o starnutire in un fazzoletto di carta o in mancanza di fazzoletto coprire la bocca con la manica o il gomito;

       gettare sempre il fazzoletto di carta nel cestino dei rifiuti e successivamente lavarsi le mani;

       contribuire a mantenere pulite le superfici (maniglie, interruttori, telefoni, tastiere, tavoli e altre superfici comuni);

       se si avvertono sintomi che possono far pensare all’influenza, si deve contattare subito il medico;

       non toccare il naso, la bocca e gli occhi con mani non lavate;

       evitare per quanto possibile contatti ravvicinati con le persone malate o che presentano sintomi simili a quelli dell’influenza;

       aerare regolarmente gli ambienti in cui si soggiorna;

       adottare comportamenti salutari: dormire a sufficienza, adottare una dieta equilibrata, bere molti liquidi e praticare attività fisica.

Nel caso di contagio, è opportuno rimanere in casa, restare a riposo e limitare i contatti con altre persone per evitare di diffondere la malattia. Si raccomanda inoltre di ritornare in servizio solo dopo che siano trascorse almeno 24 ore dalla scomparsa dei sintomi influenzali.

Cura dell’influenza

Per indicazioni sulla malattia e sui farmaci da utilizzare si deve contattare il medico o il pediatra di famiglia. L’assunzione di farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina) è sconsigliata, in particolare da parte di bambini e ragazzi.

Generalmente se i sintomi sono in forma lieve/moderata può essere messa in atto una terapia con farmaci:

– antipiretici (abbassano la febbre);

– analgesici e antinfiammatori (agiscono sul senso di malessere, sulla cefalea e sui dolori articolari e muscolari).

Il trattamento dei sintomi, l’assunzione di liquidi (acqua, tè, brodo, succhi di frutta) ed il riposo (per 24-48 ore dopo la scomparsa della febbre) sono in genere sufficienti per la completa guarigione nella maggior parte dei casi di influenza non complicata.

I farmaci antivirali devono essere assunti, sotto il controllo di un medico, solo per il trattamento della malattia. L’assunzione a scopo preventivo deve avvenire, sempre dietro prescrizione di un medico, soltanto in casi particolari di contatti “stretti” con casi confermati di influenza A(H1N1).

Vaccinazione

Il Comunicato dell’11 settembre 2009 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha individuato le categorie di persone a cui è diretta l’offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1 a partire dal momento della effettiva disponibilità del vaccino.

La campagna vaccinale, che ha avuto inizio il 13 ottobre 2009, prevede l’immunizzazione del 40% della popolazione.

In ordine di priorità l’offerta vaccinale è rivolta a:

  • personale sanitario che deve garantire le prestazioni assistenziali;
  • personale che garantisce gli aspetti di sicurezza del Paese (vigili del fuoco, polizia,protezione civile, etc);
  • personale che garantisce la continuità dei servizi cosiddetti essenziali (acqua, energia, telecomunicazioni, rifiuti, etc);
  • donne al 2° o 3° trimestre di gravidanza;
  • soggetti di età compresa tra 6 mesi e 65 anni a rischio in quanto affetti da patologie croniche gravi;
  • persone di età compresa tra più di 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dell’EMEA (Agenzia Europea per i Medicinali) o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità;
  • persone tra i 18 e 27 anni non incluse nei precedenti punti.

Si ricorda che il vaccino per l’influenza stagionale non offre protezione nei confronti del nuovo virus influenzale A(H1N1), in quanto i due virus presentano differenze del profilo antigenico.