1/07/2009

SICUREZZA – INTERESSANTE SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE

Perinformazioni rivolgersi a: Ing. Mirco Siciliano(mircosiciliano@atseco.it)

Reggio Emilia, 29 Luglio 2009

Il fatto

Un lavoratore, assunto con contratto di formazione lavoro da 3 mesi, addetto al funzionamento di una cesoia, dopo aver scavalcato una ringhiera alta 1 metro, era salito su di una pedana disposta su dei rulli di avvolgimento di una lamiera per controllare il regolare funzionamento. Perdendo l’equilibrio veniva trascinato verso i rulli che gli schiacciavano il piede destro e la mano sinistra. L’infortunato riportava l’amputazione del piede destro e della gamba fino al terzo medio, nonché una ferita da scoppio alla mano sinistra.

La sentenza

Dagli accertamenti è risultato che il lavoratore non era stato adeguatamente istruito circa le proprie mansioni e l’uso della cesoia cui era addetto nonché di informarlo sui rischi connessi all’uso della stessa. Obbligo che il giudice ha ritenuto ancor più doveroso in questo caso poiché l’infortunato era un giovane inesperto, che aveva quindi appreso “sul campo” la natura delle proprie mansioni, sulla base delle indicazioni dei colleghi anziani. Ad aggravare la posizione vi è il fatto che il direttore ha tollerato la prassi consolidata di accedere alla linea di produzione superando le protezioni e con la macchina in movimento. Il giudice ha ritenuto che l’infortunio sia dovuto alla negligenza dell’imputato e dalla violazione, degli obblighi di formazione e di informazione del lavoratore e di vigilanza, non essendo emerso che il Direttore si fosse attivato per assicurarsi che le disposizioni impartite fossero realmente osservate, in tal guisa avendo consentito l’instaurarsi di una prassi lavorativa ad alto rischio. Il direttore veniva condannato per lesioni personali colpose gravissime, alla pena ritenuta di giustizia ed al risarcimento dei danni, da liquidarsi nel processo civile.