1/03/2008
SICUREZZA – RISCHI DERIVANTI DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Reggio Emilia, 5 Marzo 2008
La normativa italiana ha recentemente introdotto una norma a tutela dei lavoratori esposti a rischi derivanti dai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), la nuova norma è il Decreto Legislativo n° 257 del 19 Novembre 2007 (recepimento della Direttiva 2004/40/CE).
I campi elettromagnetici possono produrre effetti negativi sulla salute che possono essere distinti in:
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effetti a breve termine, dipendenti dalla frequenza e ormai ben identificati dalla scienza;
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effetti a lungo termine, cioè derivanti da una esposizione prolungata nel tempo, che la comunità scientifica non è ancora in grado di individuare in modo chiaro.
Si precisa che il decreto in oggetto si prefigge di tutelare i lavoratori dai soli effetti a breve termine.
Vengono fissati dei valori di azione e dei valori limite di esposizione: i primi sono dei parametri fisici direttamente misurabili (intensità di campo elettrico, internsità di campo magnetico, induzione magnetica, densità di potenza di onda piana), i secondi sono basati direttamente sugli effetti sulla salute accertati e su considerazioni biologiche (esempio il SAR che è un parametro che esprime la quantità di energia assorbita dall’organismo) .
Il datore di lavoro deve garantire il non superamento dei valori limite (cioè dei parametri biologici) e questo lo può garantire una valutazioni che dimostri il non superamento dei valori di azione (i parametri fisici), più facilmente determinabili; questi ultimi sono infatti stati fissati in modo tale il loro non superamento garantisce anche il non superamento valori limite;
Obblighi introdotti
Il decreto in oggetto introduce per i datori di lavoro i seguenti obblighi a partire dalla data del 30 aprile 2008:
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Nell’ambito della valutazione il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori con cadenza almeno quinquennale; in caso di superamento dei valori di azione il datore di lavoro verifica anche il non superamento dei valori limite.
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Elabora ed applica un programma d’azione che comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite.
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Segnala i luoghi di lavoro dove può essere presente questo rischio.
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Provvede affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da campi elettromagnetici vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione.
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Sottopone i lavoratori esposti alla sorveglianza sanitaria.
Per informazioni rivolgersi a:Dott. Lorenzo Mantovi (lorenzomantovi@atseco.it)