1/05/2006

SICUREZZA – SICUREZZA SUL LAVORO – SENTENZA SULL'UTILIZZO DI MACCHINA NON SICURA

Per informazioni rivolgersi a: Ing. Mirco Siciliano (mircosiciliano@atseco.it)

Reggio Emilia, 16 Maggio 2006

Con la sentenza n. 1216 del 13 Gennaio 2006 la Cassazione penale, sez. IV, ha ribadito che il datore di lavoro rimane responsabile in caso di infortunio accorso a causa di “carenze” nella macchina utilizzata, anche se quest´ultima è dotata di Marcatura CE, a meno che il “vizio” che ha cagionato l´infortunio non sia verificabile con l´ordinaria diligenza (per esempio, perchè riguardanti una parte non visibile e non raggiungibile della macchina).

Descrizione dell´infortunio

Un dipendente di una s.r.l. mentre prestava la sua attività lavorativa utilizzando una macchina per il lavaggio e lo sgrassaggio di pezzi meccanici, veniva investito da una fiammata provocata dall´incendio di una lampada. L´incendio è stato cagionato dallo schizzo di solvente sollevato da un pezzo in lavorazione, cadutogli accidentalmente dalle mani.

Conclusioni

La Cassazione ha ribadito il concetto che ricorre nell´attuale giurisprudenza, cioè che il datore di lavoro, destinatario delle prescrizioni contro gli infortuni, ha l´obbligo di verificare che le apparecchiature siano adeguate alle misure di prevenzione e non costituiscano fonte di pericoli, tenuto conto dell´ambiente in cui vengono poste e utilizzate.

La responsabilità del costruttore/fornitore della macchina non esclude la responsabilità concorrente del datore di lavoro, a meno che l´accertamento del vizio non sia reso impossibile per le speciali caratteristiche della macchina (per esempio, una parte non visibile e non raggiungibile della macchina).

Se, all´opposto, la “carenza” è agevolmente verificabile, la colpa del datore di lavoro non puó essere esclusa essendo egli obbligato a eliminare le fonti di pericolo.

Nel caso in esame, il datore di lavoro è colpevole perchè ha fatto utilizzare al dipendente un solvente infiammabile nei pressi di una potenziale fonte di innesco del fuoco, cioè la lampadina non schermata.