1/08/2004
SPECIALE PROROGA SCARICHI IDRICI – SCARICHI IDRICI: PROROGATO AL 31 DICEMBRE IL TERMINE PER REGOLARIZZARE I "VECCHI" SCARICHI
Per informazioni rivolgersi a: dott. Luca Bonisoli (lucabonisoli@atseco.it)
Reggio Emilia, 04 agosto 2004
L´articolo 10 bis della L. 200/03 fissava al 3 agosto 2004 il termine per adeguare i “vecchi” scarichi idrici al D.Lgs. 152/99. Con la L. 192/04 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 03/08/04) tale termine è stato prorogato fino al 31 dicembre 2004.
Possono usufruire della proroga gli scarichi attualmente non autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/99 che ricadono in uno dei seguenti casi:
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Scarichi autorizzati solo prima del del 13/06/1999 (cioè prima del D.Lgs. 152/99)
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Scarichi mai autorizzati perchè prima del 13/06/1999 non vi era l´obbligo
Viceversa, gli scarichi idrici che non sono mai stati autorizzati anche se ne avevano l´obbligo già prima del 13/06/1999 non possono usufruire della proroga e rimangono a tutti gli effetti abusivi (Le sanzioni analoghe al mancato adeguamento sono riportate a fondo pagina).
L´adeguamento al D.Lgs. 152/99 consiste nel rispettare i limiti di inquinanti e presentare domanda di autorizzazione all´autorità competente. A seconda della classificazione e del recapito delle acque reflue, la domanda deve essere presentata ad enti diversi:
Acque reflue industriali (es. acque di processo, di lavaggio piazzali, ecc…)
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Recapito in corpo idrico superficiale (fossi, canali, fiumi) o sul suolo = Provincia
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Recapito in pubblica fognatura = Gestore del servizio idrico integrato (es. AGAC, SABAR)
Acque reflue domestiche (es. provenienti da abitazioni private)
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Recapito in corpo idrico superficiale (fossi, canali, fiumi) = Comune
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Recapito in pubblica fognatura = Gestore del servizio idrico integrato (es. AGAC, SABAR)
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Recapito su suolo e sottosuolo = Provincia
Acque reflue industriali assimilate alle domestiche (es. bagni, cucine e mense industriali)
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Recapito in corpo idrico superficiale (fossi, canali, fiumi) o sul suolo = Provincia
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Recapito in pubblica fognatura = Comune
Le principali sanzioni in cui si puó incorrere in caso di mancato adeguamento (e quindi scarico abusivo) sono:
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Scarico non autorizzato (arresto fino a due anni o ammenda fino a € 7.500)
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Superamento delle concentrazioni limite di inquinanti (sanzione fino a € 25.000)
Maggiori informazioni sono disponibili presso i nostri uffici.